Gli ultimi quattro capitoli hanno descritto le quattro componenti della comunicazione non violenta: che cosa osserviamo, che cosa sentiamo, di che cosa abbiamo bisogno e che cosa desideriamo chiedere al fine di arricchire la nostra vita. Ora spostiamo la nostra attenzione sull’applicazione concreta di queste quattro componenti. Questa applicazione pratica la chiamiamo con il termine “ricevere con empatia”. L’empatia è una comprensione rispettosa di quello che gli altri provano.
Con la comunicazione non violenta, a prescindere dalle parole che gli altri utilizzano per esprimersi, ascoltiamo semplicemente le loro osservazioni, i loro sentimenti, i loro bisogni e le loro richieste. Solo dopo potremmo ripeterglieli, parafrasando ciò che abbiamo compreso. Rimaniamo con l’empatia, dando agli altri la possibilità di esprimere completamente loro stessi prima di volgere la nostra attenzione alla soluzione o ad offrire aiuto. Per dare empatia abbiamo bisogno di empatia.
COME SI FA?
Esercizio pratico:
- fermati
- respira profondamente
- dona empatia a te stesso/a
- oppure "urla" in modo non violento (usando parole costruttive)
- oppure prenditi un “time out”, è sempre la scelta migliore, ma fallo comunicandolo anche agli altri, altrimenti sembrerà che hai rotto la relazione.


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