giovedì 25 settembre 2025

IL SILENZIO: Puntata 3 (Spuntini per l'anima)



Dice Agostino:“Pregare è amare e lasciarsi amare da Dio”.

Per meglio vivere questo atteggiamento Giuseppe Forlai propone un decalogo della preghiera. Si tratta di fare come un mendicante che ogni giorno chiede il suo “pane orante”. Non dimentichiamoci che sia ricco sia povero, l’uomo davanti a Dio sarà sempre un mendicante. La preghiera, per Sant’Agostino, parte proprio da questo preambolo (Homo mendicus Dei: En in Ps. 29, 2, 1; Sermo 56, 9; Sermo 61,4)

 

DECALOGO DELL’ORANTE

  1. La preghiera è un dono di Dio. La contemplazione è la meta dell’esistenza cristiana: un giorno vedremo Dio faccia a faccia e lo conosceremo come siamo conosciuti. La contemplazione di Dio che godremo nell’eternità è preparata già da oggi dalla preghiera continua.
  2. Pregare è elevare il cuore a Dio. La preghiera non è solo un atto, ma un modo di essere che coinvolge lo spirito, la psiche e il corpo. Per pregare con frutto è necessario cambiare stile di vita.
  3. La preghiera è un esercizio d’amore. L’orante tratta il corpo con amore e sobrietà, rispettando prima di tutto il ciclo veglia/sonno: né pigrizia, né ore piccole. L’orante è moderato nel mangiare e nel bere, nel vestire e nel possedere. Ha bisogno di poche cose per vivere e ne gode profondamente.
  4. La preghiera è il desiderio innamorato di Dio. L’orante dedica tempo al lavoro manuale e alla contemplazione dell’opera di Dio che risplende nella creazione.
  5. La preghiera è esercizio di umiltà. L’orante è una persona mite, che tratta tutti con bontà e misericordia. Non si impone e non è interessato ad avere ragione, ha un’attenzione particolare per i più poveri, dei quali si sente familiare.   
  6. La preghiera è l’incontro con la volontà di Dio. L’orante respinge sia i pensieri viziosi sia quelli belli ma inutili, non anticipa con ansia il futuro, non si preoccupa del domani. Accoglie nel cuore grandi desideri in ordine al Regno di Dio, ma senza farsi illusioni. 
  7. La preghiera è opera dello Spirito Santo. L’orante non è interessato alle carriere umane, al dominio, alla competizione. Vede nel cuore dei fratelli, piuttosto che i difetti e i peccati, l’opera dello Spirito. 
  8. La preghiera è un dialogo d’amore con Dio. L’orante coltiva l’attenzione amorosa verso Dio durante tutto il corso della giornata; non va mai di fretta, fa una cosa alla volta, termina ciò che ha iniziato, persevera in poche ed essenziali imprese.  
  9. La preghiera è un esercizio di riconciliazione. L’orante attende con gioia la morte corporale come l’apice della ricerca del padre celeste su questa terra.  
  10. Pregare è sentirsi Chiesa e comunità. L’orante ama la Chiesa più della sua stessa preghiera. 
Prova ad entrare nella preghiera con questi sentimenti, e se vuoi, fammi sapere com'è andata scrivendo a sr.rosy@hotmail.it

Ti aspetto la prossima settimana per la quarta e decisiva puntata: COME VIVERE LA PREGHIERA!

Per approfondimenti: SPUNTIni per l’anima


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