mercoledì 30 luglio 2025

Spuntini per l'anima

 


Quì troverai dei piccoli "bocconcini spirituali" che ti aiuteranno a nutrire l'anima. Forse non ci hai mai pensato, ma per il corpo vai in palestra, dal dottore, dagli amici..., per la mente vai a scuola, fai master, oppure dallo psicologo. E per l'anima? Hai mai pensato che anche l'anima ha bisogno di cura  e nutrimento? 

Tu sei un essere spirituale, indipendentemente dalla tua fede, non è possibile trascurare questa parte di sè, pena l'infelicità.

Ti indicherò una strada semplice  e quotidiana per prenderti cura della tua anima e, se vuoi, puoi provarci. E' una strada ispirata a Guido II, il Certosino (†1188) ed è stata recentemente riproposta da Giovanni Forlai.

Questa strada si chiama Lectio Divina:

La lectio divina è la medicina che rende sana l’anima: ne opera la diagnosi, somministra la cura e stabilisce la prognosi. La scrittura pregata e memorizzata – anche senza la smania di capire tutto, purifica il cuore e prepara l’anima a vivere con amore la celebrazione Eucaristica. La lectio crea in noi il nido in cui si posa la colomba dello Spirito. La parola è un dono. Non c’è nulla da sborsare. Si aprono le mani per ricevere una misura traboccante e immeritata. La lectio, non si finirà mai di sottolinearlo, nella sua forma comunitaria è il vero motore di rinnovamento delle nostre comunità. Un gruppo di credenti che studia e prega la parola insieme fa veramente la differenza, più di tanti frustranti progetti pastorali.

Ti aspetto prossima settimana per cominciare il percorso.

Per approfondimenti: SPUNTIni per l’anima

venerdì 25 luglio 2025

La comunicazione che blocca l'empatia

 

Provare gioia nel dare e nel ricevere con empatia fa parte della nostra natura. 

Tuttavia ci sono forme di “comunicazione che aliena dalla vita”, che ci portano a parlare e a comportarci in modi che feriscono gli altri e noi stessi. È un po' come con le stalattiti e le stalagmiti, il calcare che le compone è fragile e delicato e il contatto umano può danneggiarle, rallentando la loro crescita e alterandone la forma e il colore. 


Anche la comunicazione umana è delicata e fragile, proprio come queste formazioni calcaree. Ci sono in particolare tre forme di comunicazione che alienano dalla vita e danneggiano forma  e colore delle relazioni:

  1. L’uso di giudizi moralistici che implicano il torto o la cattiveria di coloro i quali non agiscono in armonia con i nostri valori. 

giovedì 17 luglio 2025

DONARE DAL CUORE: il cuore della Comunicazione Nonviolenta

 


Il cuore della comunicazione nonviolenta può essere riassunto nella bellissima espressione di papa Francesco e ripresa da papa Leone: 

«Dobbiamo disarmare le parole, 

per disarmare le menti e disarmare la Terra. 

C'è un grande bisogno di riflessione, 

di pacatezza, di senso della complessità». 

La comunicazione non violenta proposta da Rosenberg ci aiuta a disarmare le parole, ad usarle con consapevolezza, a metterci in relazione con noi stessi e con gli altri in un modo che permette alla nostra naturale empatia di sbocciare. Ci guida nel ridare forma al modo in cui ci esprimiamo ed ascoltiamo gli altri, concentrando la nostra consapevolezza su quattro aree: che cosa osserviamo, che cosa sentiamo, di che cosa abbiamo bisogno e che cosa chiediamo per arricchire le nostre vite. 

La comunicazione non violenta promuove l’ascolto profondo Il rispetto e l’empatia e genera un desiderio reciproco di dare dal cuore. Alcune persone usano la comunicazione non violenta per rispondere con empatia a se stesse. Altre per dare maggiore profondità alle loro relazioni personali ed altre ancora per costruire relazioni efficaci sul luogo di lavoro o nell’arena politica. In tutto il mondo, la comunicazione non violenta è utilizzata per mediare dispute e conflitti ad ogni livello.  

COME SI FA? 

Esercizio pratico:

quando ti trovi in una situazione di conflitto prova a fermarti un momento e a richiamare alla tua attenzione queste quattro componenti della Comunicazione Nonviolenta:

1. Osservazione: osserva che cosa sta veramente accadendo in una certa situazione; che cosa l’altra persona, sta dicendo o facendo? Che cosa, di quello che dice, sta arricchendo o non arricchendo la tua vita? Il trucco sta nell’essere in grado di articolare questa osservazione senza introdurvi alcun giudizio né alcuna valutazione ma osservare semplicemente quello che altre persone fanno e che a noi piace o non piace. 

2. Sentimenti: ora dichiara a te stesso/a come ti senti. Quando osservi l’azione degli altri sei triste, spaventato/a, gioioso/a, divertito/a, irritato/a …? 

3. Bisogni: dopo aver osservato ciò che accade e aver esplorato i tuoi sentimenti puoi chiedere a te stesso/a quali sono i tuoi bisogni. Conosci i tuoi bisogni? Quali dei tuoi bisogni sono collegati ai sentimenti che hai identificato?    

4. Richiesta: ora sei pronto/a per fare la tua richiesta




Ti faccio un esempio per rendere più chiari i quattro passaggi:

Una madre potrebbe parlare al figlio adolescente attraverso queste tre componenti dicendo: 

”Pierino quando vedo due paia di calze sporche sotto il tavolino da caffè e altre tre paia vicino alla tv, mi sento irritata, perché ho bisogno di maggior ordine nelle stanze che utilizziamo in comune. Saresti disposto, per favore, a portare le calze in camera tua oppure a metterle in lavatrice?” 

Pertanto, possiamo affermare che la Comunicazione Nonviolenta consiste nell’esprimere queste quattro informazioni chiaramente e verbalmente. Infatti se mantieni la tua attenzione centrata sulle componenti suddette ed aiuti gli altri a fare la stessa cosa, puoi stabilire un flusso di comunicazione in entrambe le direzioni, fino al punto in cui l’empatia si manifesta naturalmente senza arrivare al conflitto. 

Provare per credere e, se vuoi, 

fammi sapere com’è andata.

Ma se vuoi approfondire puoi attingere direttamente al libro: "Le parole sono finestre oppure muri" di Marshall B. Rosenberg ed. Esserci. 

Prossimo capitolo: "La comunicazione che blocca l’empatia".

sabato 12 luglio 2025

Le parole sono finestre oppure muri: la comunicazione non violenta.

«In principio Dio creò il cielo e la terra, tutti gli esseri viventi che guizzano nelle acque e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. Dio disse: "La terra produca esseri viventi: bestiame, rettili e animali selvatici, secondo la loro specie". Dio vide che era cosa buona e disse: "Facciamo l'uomo”! E Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona (da Gen 1-2)».

Sì, Dio ha benedetto l’uomo, gli ha dato il privilegio di vivere in questo mondo bellissimo, lo “ha creato per l'incorruttibilità, lo ha fatto immagine della propria natura. Ma per l'invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo e ne fanno esperienza coloro che le appartengono” (Sap 2,23-24). 

Ne fanno esperienza tanti paesi che rompono tutte le regole del vivere civile commettendo atrocità inimmaginabili. Ma senza andare troppo lontano possiamo affermare, senza margine di errore, che anche noi, nel nostro quotidiano, ne facciamo esperienza con parole e azioni, con le quali inneschiamo “guerre”, feriamo persone, arriviamo ad “uccidere”, alziamo muri invalicabili nel nostro piccolo. Non vi è mai capitato? Perdonate, ma non ci credo! Credo, invece, che a volte un nuovo sistema di valori sarebbe utile, ma sembra molto lontano, persino utopistico pensarlo. 

Marshall B. Rosenberg, nel suo libro: Le parole sono finestre oppure muri, ha osato pensarlo e propone la visione di un nuovo sistema di valori. È proprio questo nuovo sistema che vorrei proporti. Te ne proporrò un capitolo in settimana e alla fine del capitolo troverai sempre un esercizio pratico per migliorare le tue relazioni nel qui ed ora, per vivere felice anche nelle fatiche del quotidiano, forse proprio grazie alle tue e altrui fragilità.

Infatti i conflitti, secondo l’autore, possono essere risolti senza ricorrere ai soliti frustranti compromessi, senza innescare battaglie alla “don Chisciotte”. Come si fa?  Occorre che le parti in conflitto si relazionino con rispetto, facciano domande sui bisogni reciproci e, in un’atmosfera libera dalla collera e dai pregiudizi, si connettano attraverso la COMUNICAZIONE NON VIOLENTA. 

Se vorrai, lo faremo insieme, settimana dopo settimana, fidati è possibile ed è bello e soprattutto rende più bella e felice la vita.

Ti aspetto la prossima settimana con il primo capitolo: 

“DONARE DAL CUORE, il cuore della comunicazione nonviolenta.”



giovedì 3 luglio 2025

Counseling day

Il 21 ottobre 2025 (e nei giorni di sabato 18 e domenica 19 ottobre) le counselor e i counselor di Asso Counseling promuovono eventi e attività gratuite su tutto il territorio nazionale per far conoscere il counseling. 

Il 21 ottobre 2025 sarà una giornata interamente dedicata alla divulgazione del counseling:

  • incontri
  • laboratori
  • eventi
  • conferenze
  • studi aperti

e ci sarà inoltre la possibilità di sperimentare una sessione di counseling con uno dei nostri professionisti! 

Il 21 ottobre 2025 sarà possibile scoprire come migliorare la qualità della propria vita. Avere un tempo e uno spazio per conoscersi meglio, essere ascoltati, ristabilire le proprie priorità e connettersi al proprio mondo emotivo. 

Il 21 ottobre 2025 ci saranno centinaia di eventi gratuiti in tutta Italia e anche on line. Scopri quello più vicino a te consultando il calendario delle iniziative e delle attività.

 

Il counseling migliora la vita!