sabato 1 novembre 2025

Le parole sono finestre oppure muri: capitolo 13


Benché Rosenberg, fin ora, ci abbia presentato la Comunicazione non Violenta soltanto come strumento per comunicare efficacemente e per connetterci agli altri, in realtà essa migliora anche la nostra comunicazione interiore. Possiamo tradurre in sentimenti e in bisogni le molte voci di biasimo e di umiliazione che sono dentro di noi dove, in effetti, spesso esprimiamo i giudizi più aspri
Possiamo affermare con convinzione, che la Comunicazione non Violenta migliora la comunicazione interiore aiutandoci a tradurre i messaggi interni negativi in sentimenti e bisogni. La nostra capacità di individuare i nostri sentimenti e i nostri bisogni e di empatizzare con essi ci può liberare dalla depressione. Possiamo sostituire la Comunicazione non Violenta al “linguaggio che uccide i sogni” e riconoscere che esiste una scelta in tutte le nostre azioni